La regola numero 1 è: non nuocere.
Infatti è di fondamentale importanza in caso di incidente o di situazione di pericolo per i nostri animali non effettuare delle operazioni improprie che possano peggiorare le condizioni cliniche del cane e rendere poi più difficile il lavoro del medico veterinario a cui ci si rivolge.
Scopo di queste righe è infatti proprio quello di “educare” i proprietari su come comportarsi e su cosa devono e possono fare per salvare, a volte, la vita dei propri amici.
Vediamo cosa fare nel caso in cui ci trovassimo a dover affrontare una situazione di emergenza:
1. Evitare di farsi prendere dal panico perché così facendo si perde la capacità di analizzare la situazione e di intervenire
2. Avvicinarsi con cautela al proprio cane per evitare di spaventarlo ulteriormente e stando attenti a non essere attaccati in quanto a causa dell’ansia e del dolore potrebbe reagire mordendoci
3. Prima di toccare o spostare il cane cercare di immobilizzare eventuali fratture presenti e cercare in ogni caso di fare tutte queste manualità senza arrecare ulteriori traumi per fretta e panico
4. Contattare un medico veterinario nelle vicinanze e portare immediatamente il proprio animale per accertamenti e per ricevere le cure del caso.
Affronteremo ora le principali emergenze che possono manifestarsi e come intervenire per limitare i danni.
Gravi traumi
Può essere necessario, per operare in tranquillità, mettere la museruola al proprio animale per evitare di essere morsi a causa del dolore e dello spavento in cui si trova. Se non si dovesse essere in possesso di una museruola si può utilizzare un laccio o uno spago da avvolgere intorno al muso e poi legato dietro le orecchie
Ferita con emorragia profusa
L’emorragia può essere venosa (sangue scuro che esce di continuo) o arteriosa (sangue rosso chiaro che esce a flotti). In entrambi i casi bisogna comprimere la ferita con degli impacchi puliti facendo una buona pressione per arrestare l’emorragia. Nel caso si tratti di emorragia arteriosa la compressione dovrà essere più energica e a monte della ferita. Portare poi il cane urgentemente dal medico veterinario per valutare il da farsi.
Traumi cranici e oculari
Sono spesso provocati da un incidente stradale in cui possono verificarsi anche lesioni interne gravi non manifeste. Bisogna portare quindi il cane il prima possibile dal medico veterinario, evitando di scuoterlo eccessivamente.
Traumi del rachide
Anche questi sono spesso dovuti ad incidenti stradali o cadute dall’alto (specialmente nei gatti) e devono essere valutati prontamente da un medico veterinario. Nel trasportare l’animale bisogna evitare traumatismi e cercare di allineare la testa, il tronco e il bacino utilizzando un sostegno rigido come un asse di legno o qualcosa di similare.
Fratture aperte e contuse
Non sono emergenze che mettono a rischio la vita dell’animale ma per il controllo dell’infezione e del dolore è necessario un intervento del medico veterinario. Conviene cercare di immobilizzare la frattura con una steccatura rigida (stecche o pezzi di legno) e si devono coprire le soluzioni di continuo con impacchi puliti umidi.
Bruciature per folgorazione
Si verificano soprattutto nei cuccioli e in quei cani che hanno il vizio di rosicchiare ciò che gli capita, fili elettrici compresi. Se l’animale ha ancora in bocca il filo o è in una pozza di urina, prima di toccarlo bisogna staccare la corrente e togliere la spina dalla presa con un guanto di gomma. Appena successo bisogna cercare di rianimare il cane (se la situazione lo richiede, soffiando in bocca o nel naso e comprimendo più o meno energicamente, a seconda delle sue dimensioni, il torace) e una volta fuori pericolo si deve mettere la bruciatura sotto l’acqua corrente fredda (almeno 10-15 minuti). Quindi conviene portarlo da un medico veterinario per approntare una terapia appropriata.
Bruciature per caustica
Bisogna anche in questo caso mettere la parte lesionata sotto l’acqua fredda corrente. Se il cane ha anche ingerito la sostanza caustica va portato urgentemente dal medico veterinario senza cercare di farlo vomitare perché questo farebbe solo ulteriori danni dati dal nuovo passaggio della sostanza caustica nell’esofago.
Bruciature per fiamma e ipertermia
Le ustioni gravi sono all’inizio indolori; solo in seguito alla formazione di un solco intorno la zona lesa e al formarsi della necrosi nel punto della lesione comparirà anche un forte dolore. Bisogna irrorare con abbondante acqua fredda la parte lesionata e portare immediatamente il proprio cane dal medico veterinario. In seguito a lesioni molto estese con elevata perdita di sostanza o a infezioni secondarie dovute a mancato intervento medico l’animale può anche rischiare la morte.
Corpi Estranei
○ Nelle orecchie: il cane scuote energicamente la testa e si gratta l’orecchio in maniera nervosa. Se il corpo estraneo è visibile sarà facile estrarlo con pinze lunghe e sottili; se invece non è visibile è necessario l’intervento del medico veterinario.
○ Nel naso: il cane manifesta difficoltà respiratoria con starnuti e forti inspirazioni associate a volta a rinorragia (perdita di sangue dal naso). Anche in questo caso si può tentare la rimozione con pinze solo se è visibile il corpo estraneo, ma si consiglia comunque di ricorrere alle cure del medico veterinario.
○ Negli occhi: i corpi estranei che penetrano negli occhi sono molto pericolosi perché possono provocare lesioni della cornea. Bisogna in questo caso sciacquare più volte l’occhio colpito con acqua tiepida sperando che il materiale penetrato venga espulso, anche se è difficile; se ciò non dovesse avvenire si deve portare il proprio cane dal medico veterinario. Una cosa da evitare è quella di cercare di rimuovere con delle pinze il corpo estraneo se l’animale è nervoso o sofferente perché si rischia di provocare lesioni più gravi di quelle date dal corpo estraneo stesso.
Nella bocca : il corpo estraneo può localizzarsi tra i denti, nelle gengive, conficcarsi nel palato o localizzarsi più caudalmente a livello dell’epiglottide. L’animale appare sofferente, strofina il muso a terra tentando con la zampa di rimuoverlo e presenta una abbondante salivazione. Si può provare a rimuovere il corpo estraneo con attenzione ma se è localizzato in profondità bisogna portare il cane dal medico veterinario per la sua rimozione.
○ Nelle zampe: il cane può zoppicare e leccarsi in maniera insistente la zampa, soprattutto sotto i polpastrelli, nel punto di entrata del corpo estraneo. Per prima cosa bisogna tagliare il pelo attorno alla zona colpita ed estrarre con una pinza il materiale conficcato se visibile, disinfettando in seguito la parte per più giorni. Se il corpo estraneo è però a livello dei polpastrelli difficilmente si riuscirà a visualizzarlo e si renderà necessario portare il cane dal medico veterinario per poterlo estrarre totalmente.
Congelamento
L’esposizione ad aria fredda o ghiacciata e la permanenza nella neve, possono provocare lesioni ai tessuti: le parti colpite più frequentemente sono le orecchie, la coda, i genitali esterni e le estremità degli arti. Queste si presentano all’inizio pallide e fredde, quindi possono diventare scure ed insensibili per la necrosi fino a distaccarsi.
Il cane colpito presenta una temperatura corporea più bassa del normale, e nei casi più gravi in cui c’è interessamento generalizzato possiamo avere uno stato di quasi incoscienza, un respiro lento e un battito cardiaco rallentato e affievolito.
Prima di tutto bisogna portare l’animale in un ambiente riscaldato, applicare quindi sulle parti congelate panni o garze inumidite in acqua calda (non bollente) e per alzare la temperatura corporea dell’animale si deve avvolgerlo in coperte asciutte con vicino delle borse o bottiglie di acqua calda.
A questo punto si deve portare il cane dal medico veterinario per valutare le sue condizioni cliniche e le lesioni da congelamento.
Colpo di calore
Il colpo di calore è una situazione di estrema urgenza e gravità in cui si può trovare un cane: questo è spesso dovuto alla permanenza dell’animale in luoghi surriscaldati, poco areati e sotto i raggi diretti solari in particolar modo nei mesi caldi.
In tale situazione l’animale per disperdere calore aumenta la frequenza respiratoria (i cani non sudano, se non a livello dei cuscinetti plantari ma in quantità minima e quindi per disperdere calore utilizzano il respiro) andando a scaldare ulteriormente l’ambiente circostante e a saturarlo di anidride carbonica, creando un circolo vizioso che se non si interviene prontamente può portarlo a morte.
Il cane infatti manifesterà affanno e debolezza, scialorrea, notevole ipertermia e nei casi più gravi convulsioni, vomito, diarrea e stato comatoso.
In questo caso si deve innanzitutto spostare l’animale in un luogo fresco e ben areato e cercare di far scendere la temperatura con degli impacchi freddi (o dell’alcool); fatto questo si deve portare al più presto da un medico veterinario considerando che più tempo passa e maggiori lesioni si verificano a carico del sistema nervoso centrale in seguito all’ipertermia e all’edema.
Punture d’insetti
Nella zona dove il cane è stato punto, la cute si arrossa, progressivamente tende a gonfiarsi e a divenire dura e tumefatta. L’animale tenderà a peggiorare la situazione grattandosi e leccandosi per il forte prurito con guaiti più o meno intensi a seconda della sua sensibilità al dolore.
Se tale puntura determina una reazione localizzata e non generalizzata, non vi è necessità di allarmarsi ma basta mettere del ghiaccio o dell’acqua fredda sulla parte per ridurre il gonfiore e il prurito all’animale; se invece l’insetto è stato ingoiato e quindi il gonfiore interessa l’orofaringe, allora siamo di fronte ad una vera emergenza poiché l’edema tenderà ad occludere le vie respiratorie e di lì a poco tempo il nostro cane non sarà più in grado di respirare normalmente ed è quindi fondamentale portarlo il prima possibile da un medico veterinario.
Stesso discorso vale se la puntura determina un rigonfiamento generalizzato dell’animale, a prescindere dal punto di inoculo, in quanto significa che vi è stata un’eccessiva risposta dell’organismo alla noxa (veleno dell’insetto) il che deve essere indagato per escludere eventuali complicazioni interne.
Avvelenamenti
Per quanto riguarda gli avvelenamenti questi possono essere sia accidentali che dolosi (i cosiddetti bocconi avvelenati); non esistono delle vere e proprie linee guida da attuare prima di portare il cane dal medico veterinario in quanto i tossici sono molteplici così come le vie di entrata nell’organismo.
È però di fondamentale importanza portare dal medico veterinario la confezione del tossico ingerito in quanto questo permetterà un pronto intervento da parte del medico con la somministrazione dell’antidoto, se disponibile. In linea di massima comunque bisognerà:
1. Non cercare di provocare il vomito al cane soprattutto se la sostanza ingerita è un caustico
2. Non somministrare il latte perché in molti casi oltre a non avere effetto può addirittura favorire l’assorbimento del tossico a livello intestinale
3. Sciacquare sotto abbondante acqua corrente l’animale se la via di penetrazione è la via cutanea
4. Portare immediatamente il cane da un medico veterinario.