Vaccino Leishmaniosi – Letifend

La Clinica Veterinaria Gaia ha gia’ iniziato la CAMPAGNA DI VACCINAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA LEISHMANIOSI:se siete interessati prenotate il test e la prima vaccinazione al seguente numero:

071 29163343663942538 | Clinica Veterinaria Gaia, via Primo Maggio 142b Ancona

Dopo l’introduzione in Portogallo, Francia e Grecia e Spagna a partire dal mese di Aprile anche in Italia è disponibile il primo vaccino contro la Leishmaniosi del cane, si tratta di Canilesh prodotto da Virbac.

Cenni sulla malattia

La leishmaniosi è una malattia sostenuta da protozoi del genere Leishmania presente in diversi regioni del mondo (medio oriente, asia,sud america e tutto il bacino del mediterraneo). In Italia la malattia è presente in forma endemica e colpisce prevalentemente il cane e l’uomo, raramente il gatto. I ceppi di Leishmania diffusi nel nostro paese Donovani e Infantum e sono in grado di dare malattia sistemica (ad esito anche mortale nel cane) mentre in genere nell’uomo sostengono forme di malattia cutanea a decorso benigno.

Modalità di trasmissione

La malattia si trasmette da cani (e gatti) malati a soggetti sani grazie a vettori ematofagi, i flebotomi (piccoli insetti che si nutrono di sangue e sono in grado di volare in raggio di diversi chilometri). Non tutti i cani che vengono punti si infettano e non tutti i cani che si infettano si ammalano e mostrano sintomi; molto dipende dalla risposta del sistema immunitario dell’ospite. La trasmissione della malattia all’uomo avviene sempre tramite la puntura dei flebotomi.

Periodo di incubazione e sintomi piu comuni

Il periodo di incubazione (cioè il tempo che intercorre fra l’infezione e la comparsa dei sintomi) puo’variare da 1 mese a 4 anni.
La malattia presenta una varietà di sintomi molto ampia, quasi tutti aspecifici:
○ Ingrossamento dei linfonodi.
○ Lesioni cutanee: escoriazioni, secchezza, noduli, ulcere.
○ Lesioni oculari: congiuntivite.
○ Alterazioni del mantello: pelo opaco, forfora, assenza di pelo attorno agli occhi.
○ Allungamento delle unghie (onicogrifosi).
○ Anoressia (mancanza di appetito).
○ Aumento dell’appetito.
○ Dimagrimento.
○ Febbre intermittente.
○ Emorragie dal naso (epistassi).
○ Insufficienza renale.
○ Disturbi di deambulazione

Protocollo vaccinale

Il vaccino è destinato a tutti i cani di età superiore a 6 mesi, sieronegativi, che vivono in aree endemiche.
I cani di età superiore a sei mesi devono essere sottoposti a test sierologico.
I cani risultati negativi al test sierologico devono essere vaccinati una volta per via sottocutanea quindi si procede a richiami annuali previa esecuzione del test.

L’immunità inizia a partire da quattro settimane dopo la prima somministrazione e dura per circa un anno dopo l’ultima somministrazione.

Il rischio (probabilità) per i cani vaccinati di sviluppare un’infezione attiva è risultato 3,6 volte più basso rispetto ai controlli.

I cani vaccinati hanno una probabilità di manifestare la forma clinica di 3,8 volte inferiore rispetto ai controlli.

Cani Esposti: I cani che sono risultati positivi al test sierologico ma non presentano sintomi di malattia sono da considerare esposti (non malati) e vanno ritestati dopo tre mesi;
Cani Malati: i cani malati non devono essere sottoposti alla vaccinazione.
Cani che sono stati sottoposti a terapie specifiche e che dopo la risoluzione dei sintomi clinici sono tornati ad essere sieronegativi: non devono essere sottoposti alla vaccinazione.

Effetti collaterali

Il vaccino non contiene organismi vivi ma antigeni di superficie (esp) e quindi non è in grado in nessun caso di provocare la malattia, come nel caso di altri vaccini si puo formare una piccola tumefazione ( con lieve dolorabilità alla palpazione) nel punto di inoculo che scompare spontaneamente in 2-6 giorni; sono possibili transitorie reazioni febbrili, apatia e disturbi digestivi che si risolvono spontaneamente.

Le probabilità di reazione allergica sono basse (non superiori a quelle di altri vaccini).

Conclusioni

Data la notevole diffusione della Leishmaniosi nel nostro paese, la difficoltà nel curare la malattia e la natura zoonosica dell’infezione è consigliabile vaccinare tutti i cani sieronegativi di età superiore a sei mesi che vivono in aree endemiche per ridurre il rischio di sviluppare infezione in forma attiva con le relative manifestazioni cliniche.

Il vaccino è stato sperimentato per cinque anni in Brasile (dove la malattia è presente in maniera massiccia) prima di essere commercializzato in Europa quindi i dati sull’efficacia e potenziali effetti collaterali sono stati ricavati da una vasta sperimentazione sul campo.

Il vaccino non impedisce ai flebotomi di pungere il cane quindi la profilassi vaccinale va integrata dalle misure di prevenzione:
○ Non fare soggiornare fuori il cane all’imbronire
○ Applicare zanzariere alle finestre e nei box dove i cani soggiornano
○ Utilizzare prodotti antiparassitari adeguati (attivi anche sui flebotomi) sul cane e sull’ambiente dove il cane dimora.

 

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