Cauda equina del cane

Cenni di anatomia

I segmenti di midollo spinale lombare L5, L6, L7, nel cane sono contenuti nella IV vertebra lombare, i segmenti di midollo sacrale S1, S2, S3 sono contenuti nel corpo della V vertebra lombare, i segmenti coccigei sono invece contenuti nella VI vertebra lombare. I nervi spinali di questi segmenti fuoriescono dai fori intervertebrali delle vertebra corrispondente percorrendo all’interno del canale vertebrale un percorso relativamente lungo e formando un fascio di fibre che prende il nome di cauda equina del cane.

I nervi spinali sacrali e caudali del cane sono disposti a livello della giunzione lombosacrale e le patologie compressive di questa regione possono coinvolgere i nervi dei segmenti L7, S1,S2,S3 e coccigei.

Cause di compressione

Le cause più frequenti di compressione dei nervi della cauda equina del cane sono:
○ Neoplasia
○ Frattura/lussazione
○ Discospondilite
○ Protrusione del disco intervertebrale
○ Stenosi lombosacrale
○ Osteocondrosi vertebrale

Razze predisposte

La patologia presenta la maggiore incidenza in cani di razza Pastore Tedesco, Labrador, Golden Retriever, Pastore belga Malinois; i soggetti maschi, da lavoro oltre i 5 anni di età sono i più colpiti.

Fattori predisponenti

La predisposizione genetica individuale, l’attività fisica intensa, difetti di conformazione e malformazioni vertebrali comportano uno stress meccanico dell’articolazione lombosacrale con conseguente indebolimento del disco intervertebrale e prolasso discale di tipo II ( prolasso parziale), instabilità e alterazioni proliferative delle faccette articolari e dei tessuti di capsule e legamenti.

Sintomi

I cani colpiti si alzano con difficoltà dalla posizione prona, sono riluttanti a correre saltare sedersi , muovere al coda. Sono comuni debolezza degli arti posteriori e una zoppia che peggiora dopo l’esercizio fisico, iperestesia della regione perianale (con conseguente dermatite autoindotta).

Possono essere presenti incontinenza urinaria e fecale. Alla visita clinica è comune riscontrare dolore alla palpazione profonda del sacro e alla dorsoflessione della coda o all’iperestensione lombosacrale. La compressione dei nervi spinali L7, sacrali e coccigei porta ad atrofia della muscolatura posteriore della coscia e a riduzione della flessione del garretto ( innervazione sciatica).

Il riflesso rotuleo appare aumentato per l’atrofia dei muscoli a che si oppongono ad esso. Le lesioni dei nervi pudendo e pelvico portano a disfunzione della minzione.

Diagnosi

I sintomi clinici di solito consentono di sospettare la patologia ( vanno escluse patologie prostatiche, discospondiliti, displasia, rottura del crociato anteriore del ginocchio, contrattura del muscolo gracile).

Le radiografie in genere consentono di escludere disco spondiliti, neoplasia, lisi vertebrale, frattura, lussazione, osteocondrosi, malformazioni. Si possono riscontrare sclerosi delle placche vertebrali terminali con restringimento dello spazio intervertebrale tra L7 E S1 e dislocazione ventrale di L1 rispetto a L7. La mielografia non è significativa nei cani in cui il sacco durale termina cranialmente alla giunzione lombosacrale o se la compressione interessa i nervi del forame intervertebrale. Le lesioni a livello di sacro e coda possono essere indagate con epidurografia o discografia.

Il prelievo di liquor consente di escludere neuropatie infiammatorie . L’elettromiografia dell’arto pelvico, della regione paraspinale e dei muscoli della coda può evidenziarne la denervazione.

La risonanza magnetica rappresenta l’esame più sensibile ed accurato per evidenziare le strutture coinvolte e va sempre eseguita prima della chirurgia.

Terapia

Riposo antinfiammatori ed analgesici possono limitare i sintomi di dolore e zoppia.

Nei casi in cui il deficit neurologico è moderato la rimozione chirurgica della compressione (laminectomia, foraminotomia, tecniche di distrazione e fusione dello spazio lombosacrale) può essere risolutiva. I casi gravi in genere sono caratterizzati da lesioni neurologiche permanenti.