Il sovrappeso e l’obesita’ del gatto

Come sta succedendo nella nostra società anche nella popolazione felina i casi si sovrappeso e di l’obesità stanno aumentando considerevolmente raggiungendo percentuali molto alte.
Si stima che un gatto su quattro sia in sovrappeso.

Tenendo conto che l’obesità è un serio rischio per la salute questa va sempre prontamente identificata e trattata.

Tra le patologie correlate al sovrappeso/obesità ci sono il diabete, malattie cardio-vascolari, patologie articolari e varie patologie metaboliche tra cui, anche se indirettamente, la lipidosi epatica.

Poiché solo un piccola percentuale di proprietari di gatti in soprappeso sono consapevoli dello stato del proprio gatto, consapevolizzarsi che si ha un gatto in sovrappeso è il primo passo importante mentre il secondo, ma di pari importanza, è rendersi cono che questo stato è direttamente correlato all’alimentazione.

La stretta correlazione tra peso del proprio gatto e l’alimentazione, anche se può sembrare scontata, è uno tra i punti più difficili da accettare e nella pratica ambulatoriale dei veterinari si sentono molte spiegazioni addotte alcune più o meno fantasiose!

Per accettare che il proprio gatto è obeso per il troppo cibo che noi forniamo, per il ripristino del peso forma del nostro gatto, serve un atto di responsabilizzazione e iniziare un programma alimentare con una eventuale collaborazione tra proprietario e il proprio veterinario.

COME VALUTARE IL SOVRAPPESO E L’OBESITA’

Calcolare il peso forma del proprio gatto non è facile.
Anche i soggetti di razza che hanno degli standards ben codificati ammettono una variabilità del 20 – 30%.

Il compito diventa ancora più difficile nei soggetti non di razza per i quali, per stabilire il proprio forma, si deve tener conto della corporatura, sesso, struttura ossea e stato metabolico tra cui l’età.

Tenendo conto di tale difficoltà, per stabilire il peso forma del proprio gatto, è consigliabile rivolgersi al proprio veterinario che grazie alla sua esperienza potrà fare una valutazione generale del nostro gatto e del suo stato di nutrizione.

Successivamente, sempre con l’aiuto del veterinario sarà possibile scegliere il programma alimentare più adatto per una perdita di peso.

Dopo aver calcolato lo stato di nutrizione del proprio gatto si deve tener conto che di solito questo è da ritenersi obeso se il suo peso supera del 40% quello del suo peso forma.

Tutti i gatti che rientrano in questa categoria dovranno essere ben valutati clinicamente prima di iniziare qualsiasi programma dietetico ipocalorico per escludere eventuali cause patologiche trattabili come ipotiroidismo e ipercorticosurrenalismo

DIETA PER I GATTI STERILIZZATI

Con la sterilizzazione si agisce sull’azione degli ormoni sessuali ma anche sul metabolismo di tutto il gatto. Da recenti studi si è visto che in alcuni soggetti sterilizzati, sia maschi che femmine, si ha una modesta diminuzione dell’ormone tiroideo. Poiché questo ormone regola il metabolismo di un soggetto, la sua diminuzione provoca un abbassamento dell’attività metabolica con conseguenze diverse. Innanzitutto è bene sapere che nei casi in cui ciò avviene l’entità di questa variazione è tale da non compromettere mai la salute o il comportamento del nostro gatto. L’unico cambiamento tangibile è il fabbisogno calorico che può diminuire del 5 – 10%.

Questo non si traduce necessariamente in sovrappeso, ma se dopo l’intervento di sterilizzazione si continua a somministrare una dieta con lo stesso tenore calorico il rischio di andare incontro all’obesità è concreto.

PROGRAMMA ALIMENTARE PER L’OBESITA’

Perdere peso non è facile.
Per avere successo sono necessari un alimentazione giusta, abitudini alimentari corrette e esercizio fisico regolare.
In diversi casi la valutazione obiettiva è competente è possibile solo con l’aiuto del proprio veterinario in particolare quando il sovrappeso sfocia nello stato di grave obesità che se non è da intendersi come una vera e propria malattia predispone a molte di esse e quindi merita una attenzione particolare.

Nei casi meno gravi la correzione dei fattori sopra indicati porta a veloci e duraturi risultati.

DIETA

Molte ditte mangimistiche hanno messo in commercio diete in crocchette e scatolette per favorire la perdita di peso o per il controllo dei soggetti predisposti come gli affamati cronici o i soggetti particolarmente pigri.
Queste diete hanno un basso apporto di calorie e quindi di grassi che ne sono la loro maggior fonte.
Hanno una corretta quota proteica che evita fenomeni di iponutrizione che invece sono frequenti nelle diete “fai da te” e che portano ad una riduzione della massa muscolare a scapito di quella grassa.
Molte di queste diete hanno particolari miscele di carboidrati (zuccheri) tali da favorire il senso di sazietà e un apporto di fibre adeguato al fine di favorire i processi digestivi senza incorrere in fenomeni di fermentazione o alterazioni microbiche intestinali.
Tenendo conto che nella dieta che ha come fine la perdita di peso di solito le quantità di cibo sono minori si rischia che queste, se non ben formulate, possano indurre carenza vitaminiche e minerali quindi una buona dieta dimagrante non è sempre “lo stesso” cibo ma in dose minori ma necessita di cibo formulato specificatamente a tele scopo.

ABITUDINI ALIMENTARI

L’eccesso di calorie nella dieta non è l’unica causa del sovrappeso. In molti casi gli spuntini extra aggiungono una quota calorica tale da annullare l’efficacia anche della dieta più restrittiva. Questo principio dovrà essere messo a conoscenza non solo di tutti i componenti della famiglia ma anche di tutti gli ospiti della casa.
Al fine di avere un buon controllo della fame e di una migliore gestione della quota calorica della dieta questa è bene somministrarla suddivisa in più pasti, almeno quattro, rispettando sempre le dosi.

ESERCIZIO FISICO

Non facile indurre all’esercizio fisico un gatto che normalmente passa la sua giornata a sonnecchiare sul divano ma nella gestione di una dieta che mira a far perdere peso l’aumento dei consumi di calorie con l’attività fisica è molto importante.
Di solito anche il gatto più pigro ama giocare col proprietario e se così non fosse un buona soluzione è prenderlo per fame facendogli cercare il cibo per casa posizionandogli le ciotole in posti sempre diversi o stimolandolo a correre usando le crocchette come prede da rincorrere

 

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